Trombosi venosa: cos’è e come si manifesta

Trombosi venosa: cos’è e come si manifesta

Giugno 26, 2024 by nimda0
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Trombosi venosa: cos’è e come si manifesta

La trombosi venosa, un disturbo che colpisce il sistema circolatorio, si verifica quando si forma un coagulo di sangue (trombo) all’interno di una vena, ostacolando il flusso sanguigno normale. Le zone più comunemente interessate sono le gambe, ma la trombosi può manifestarsi anche in altre parti del corpo. Questa condizione può essere classificata in due tipi principali: la trombosi venosa profonda (TVP) e la tromboflebite superficiale.

I fattori di rischio per lo sviluppo della trombosi venosa comprendono l’immobilità prolungata, come durante viaggi aerei lunghi o convalescenze da interventi chirurgici; la gravidanza; l’uso di contraccettivi orali o terapie sostitutive ormonali; il fumo; l’obesità; e una predisposizione genetica alla coagulazione del sangue.

La diagnosi si avvale principalmente di esami strumentali come l’ecodoppler venoso, che permette di visualizzare il flusso sanguigno e identificare eventuali ostruzioni. Il trattamento mira a prevenire la crescita del trombo e ridurre il rischio di complicanze. Generalmente include l’uso di anticoagulanti, farmaci che fluidificano il sangue, e misure preventive come movimento regolare delle gambe ed esercizio fisico.

Sintomi trombosi venosa profonda

I sintomi della trombosi venosa profonda possono variare da lievi a gravi e in alcuni casi possono essere assenti. Tuttavia, quando presenti, i più comuni includono:

  1. **Dolore e Tenderness:** Il dolore si manifesta tipicamente in una gamba (raramente entrambe) e può variare da un leggero fastidio a una sensazione intensa simile a quella di una cramp. Il dolore tende ad aumentare quando si piega il piede verso l’alto.
  2. **Gonfiore:** Uno dei segni più evidenti di TVP è il gonfiore in una o entrambe le gambe, spesso accompagnato da un senso di pesantezza. Il gonfiore può estendersi dall’area del coagulo fino all’intera gamba.
  3. **Cambiamenti nella Colorazione della Pelle:** La pelle sopra la vena colpita può diventare rossastra o bluastra.
  4. **Aumento della Temperatura Cutanea:** La pelle sulla zona interessata può sentirsi insolitamente calda al tatto.

È importante sottolineare che la TVP può verificarsi senza segni evidenti, rendendo cruciale la consapevolezza dei fattori di rischio associati, come lunghi periodi di immobilità, interventi chirurgici recenti, storico familiare di trombosi e condizioni che influenzano la coagulazione del sangue.

In presenza di uno o più sintomi descritti, è imperativo consultare immediatamente un medico per una valutazione accurata e l’inizio del trattamento adeguato. La diagnosi precoce e la gestione tempestiva sono essenziali per ridurre il rischio di complicazioni gravi associate alla trombosi venosa profonda.

Cause trombosi venosa profonda

Le cause della TVP possono essere raggruppate in tre categorie principali, secondo la triade di Virchow: stasi venosa, lesioni endoteliali e ipercoagulabilità. La stasi venosa si verifica quando il flusso del sangue nelle vene rallenta significativamente, situazione comune in individui con stili di vita sedentari o durante lunghi periodi di immobilizzazione, come dopo interventi chirurgici o durante voli aerei prolungati. Le lesioni endoteliali delle pareti venose possono essere provocate da traumi fisici o procedure mediche invasive, innescando così la formazione di coaguli.

L’ipercoagulabilità del sangue è un’altra causa rilevante, determinata da varie condizioni quali disordini genetici della coagulazione, assunzione di contraccettivi ormonali o terapie sostitutive post-menopausa e alcune neoplasie. Fattori aggiuntivi includono l’età avanzata, l’obesità, la gravidanza e il fumo di sigaretta, tutti elementi che possono incrementare il rischio di sviluppare una TVP.

La prevenzione della trombosi venosa profonda si basa sulla comprensione e sulla gestione dei suoi fattori scatenanti. Mantenere uno stile di vita attivo, evitare periodi prolungati di immobilità e controllare le condizioni mediche esistenti sono passaggi chiave per ridurre il rischio di questa patologia. In questo contesto, l’informazione gioca un ruolo cruciale ed è responsabilità degli esperti del settore diffondere conoscenze accurate e aggiornate sulla prevenzione e sulle cause della TVP.

Cura per la trombosi venosa

Il primo step nella cura della trombosi venosa prevede generalmente l’adozione di anticoagulanti, quali warfarin o eparine a basso peso molecolare. Questi farmaci riducono la capacità del sangue di coagulare e aiutano a prevenire la formazione di nuovi trombi, oltre a limitare la crescita di quelli esistenti. È fondamentale che il trattamento anticoagulante sia monitorato attentamente da personale medico qualificato per evitare complicazioni come emorragie.

In alcuni casi, può essere raccomandata la terapia trombolitica, che comporta l’uso di farmaci in grado di sciogliere i coaguli già formati. Questo tipo di trattamento è riservato ai casi più gravi a causa dei potenziali rischi associati.

L’uso di calze elastiche compressive rappresenta un altro pilastro nella gestione della trombosi venosa. Esse aiutano a migliorare il flusso sanguigno nelle gambe, riducendo il rischio di formazione di nuovi trombi.

Inoltre, modifiche dello stile di vita come l’aumento dell’attività fisica, il mantenimento di un peso corporeo salutare e l’abbandono del fumo sono raccomandazioni fondamentali per prevenire ulteriori episodi.

In casi selezionati, può essere necessario ricorrere alla chirurgia, ad esempio mediante la rimozione del trombo o l’installazione di filtri nella vena cava inferiore per prevenire la migrazione dei coaguli verso i polmoni (embolia polmonare).

È importante sottolineare che solo un medico specializzato può determinare il trattamento più adatto al caso specifico del paziente. Pertanto, in presenza dei sintomi suggestivi di trombosi venosa, è imprescindibile consultare tempestivamente un professionista sanitario e contattare a Napoli il Centro Cardiologico Campano

 


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